la dependence residenziale di lusso del Grand Hotel e del Duce
Per i riccionesi é sempre stata il “grattacielo” tanto è più alta dei fabbricati circostanti, ma il suo nome è Torre 900 ed è stata fatta costruire da Comm. Gaetano Ceschina nel parco del suo Grand Hotel nel 1934 come dipendenza residenziale di lusso.
La storia di questo manufatto è piuttosto particolare poiché Torre 900 fu esposta alla Quinta triennale di Milano 1933 (Area dove adesso c’è il Parco Sempione ed acquistata dal Comm. Ceschina per poi essere smontata ed innalzata nuovamente a Riccione.
A progettarla furono gli architetti Luigi Vietti e Luigi Carlo Daneri come “Abitazione tipica a struttura d’acciaio” per la V Triennale di Milano del 1933.
Si trattava di un edificio per l’epoca decisamente rivoluzionario. e anticipava quello che oggi si chiamerebbe un “prefabbricato” con una struttura in acciaio e le pareti realizzate con pannellature in cemento armato bullonate sulla struttura.
Alla fine della V triennale questa struttura fu smontata e portata da Milano a Riccione e rimontata nel parco del Grand Hotel, con un disegno simile, salvo la divisione dei due piani “doppi” realizzato dall’architetto Renato Camus.
Dai dettagli delle foto in bianco e nero si possono vedere la struttura in acciaio ed i lavori di rimontaggio a Riccione, gli interni ed esterni dell’ “abitazione della struttura in ferro” all’interno del Parco Sempione nel 1933 e poi smontata per diventare la Torre 900 del Grand Hotel di Riccione.
Costruzione della torre 900
TORRE 900 SEDE SEGRETERIA DEL DUCE
A parte la funzione di dépendance, alcuni piani erano stati usati come sede della Segreteria particolare del Duce, nonché centro operativo di controllo e sicurezza della famiglia Mussolini. Il movimento delle persone e delle merci destinate alla Villa Mussolini era minuziosamente filtrata da questo Ufficio.
SECONDO ALBERGO MAI COSTRUITO
Assieme alla torre degli Architetti Vietti e Daneri il Comm. Ceschina comprò anche l’edificio adiacente alla V Triennale di Milano “Casa a struttura d’acciaio” del gruppo degli architetti Giuseppe Pagano (Capogruppo), Franco Albini, Renato Camus, Giancarlo Palanti, Giuseppe Mazzoleni, Giulio Minoletti
L’architetto Camus che aveva già curato lo spostamento/adattamento della torre 900 aveva fatto un progetto per un nuovo albergo da costruire dietro l’attuale Grand Hotel.
Per fortuna il Comm. Ceschina non approvò il progetto e la struttura d’acciaio ed alcune pannellature sono state utilizzate nel 1934 per costruire l’ala “a mare” del Grand Hotel mantenendo però lo stile della facciata del 1929.